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brano
 
Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), IV, 22
 
originale
 
22. Post istum sermonis terminum poculis aureis memoriae defunctorum commilitonum vino mero libant, dehinc canticis quibusdam Marti deo blanditi paululum conquiescunt. Enim nobis anus illa recens ordeum adfatim et sine ulla mensura largita est, ut equus quidem meus tanta copia solus potitus saliares se cenas cenare crederet. Ego vero, numquam alias hordeum crudum sed tunsum minutatim et diutina coquitatione iurulentum semper solitus esse, [rim] rimatus angulum, quo panes reliquiae totius multitudinis congestae fuerant, fauces diutina fame saucias et araneantes valenter exerceo. Et ecce nocte promota latrones expergiti castra commovent instructique varie, partim gladiis armati, partim in Lemures reformati, concito se gradu proripiunt. Nec me tamen instanter fortiter manducantem vel somnus imminens impedire potuit. Et quamquam prius, cum essem Lucius, unico vel secundo pane contentus mensa decederem, tunc ventri tam profundo serviens iam ferme tertium qualum rumigabam. Huic me operi attonitum clara lux oppressit.
 
traduzione
 
Quando smisero di raccontare brindarono con vino schietto in calici d'oro alla memoria dei compagni caduti, cantarono per un po' qualche strofetta in onore di Marte, poi se ne andarono a riposare. A noi invece la vecchia di cui ho detto prima, somministr? orzo fresco in grande abbondanza e per il mio cavallo, l'unico che potesse godersela in tanto scialo, fu proprio come trovarsi a un banchetto dei Salii. Io invece che non avevo mai mangiato orzo se non ben brillato e cotto a puntino, adocchiai un angolino dove erano stati raccolti i pani avanzati da tutta la compagnia e mi misi alacremente a lavorar di ganasce che per il lungo digiuno s'erano anchilosate e avevan fatto la muffa. A notte inoltrata i banditi si destarono e, variamente equipaggiati, levarono il campo, alcuni armati di spade, altri travestiti da fantasmi e scomparvero a passi veloci. Quanto a me, sebbene morissi dal sonno, continuai a mangiare imperturbabile e di buona lena. E pensare che quand'ero Lucio mi bastavano s? e no un paio di pani per alzarmi gi? sazio da tavola mentre ora, per riempire un ventre cos? vasto, m'ero gi? attaccato alla terza cesta. Cos? la luce del giorno mi colse di sorpresa ancora tutto intento in quest'opera.
 

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